Il disturbo depressivo maggiore, MDD ( Major Depressive Disorder ), è una patologia psichiatrica, o disturbo dell'umore, caratterizzata da episodi di umore depresso accompagnati principalmente da una bassa autostima e perdita di interesse o piacere nelle attività normalmente considerate piacevoli, sia dal soggetto che dalla generalità delle persone.
Questa sindrome è stata classificata come uno dei disturbi dell'umore nell'edizione del 1980 del manuale diagnostico edito dall'American Psychiatric Association.
Il disturbo depressivo maggiore è una malattia invalidante che coinvolge spesso sia la sfera affettiva che quella cognitiva della persona influendo negativamente sulla vita familiare, lavorativa, sullo studio, sulle abitudini alimentari e riguardo al sonno, sulla salute fisica con forte impatto dunque sullo stile di vita e la qualità della vita in generale.
La diagnosi si basa sulle esperienze riferite dal paziente stesso, sul comportamento riportato da parenti o amici e su un esame dello stato mentale generale. Non esiste attualmente un test di laboratorio per la sua diagnosi.
>Umore depresso e/o la perdita di piacere e interesse per quasi tutte le attività che prima interessavano e davano piacere.
>Anedonia (stanchezza, affaticamento, mancanza di energie).
>Demotivazione.
>Aumento o una diminuzione significative dell’appetito e quindi del peso corporeo senza essere a dieta.
>Rallentamento o agitazione motorie.
>Disturbi del sonno ( si dorme di più o di meno o ci si sveglia spesso durante la notte o non si riesce ad addormentarsi o ci si sveglia precocemente).
>Mancanza di concentrazione, difficoltà a mantenere l’attenzione e prendere decisioni.
>Sensazione di essere inutile, negativo o continuamente colpevole che può arrivare all’odio verso di sé.
>Pensieri di morte o di suicidio, che possono andare da un vago senso di morte e desiderio di morire fino all’intenzione di farla finita con una vera e propria pianificazione e tentativi di suicidio.
Fondamentale, per la diagnosi della depressione, è la valutazione della consequenzialità e della continuità nel corso del tempo dei vari sintomi.